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La mostra InReal InWorld InReal è stata un successo!

Le Vele di Dario Buratti (Colpo Wexler) – Foto di Stex Auer

Ieri sera, durante l’inaugurazione della mostra, abbiamo passeggiato piacevolmente attraverso le meraviglie di questo spazio espositivo dove artisti pionieri di Second Life hanno lasciato le loro opere affinché fossero conosciute e ammirate.

InReal, InWorld, InArt è più di una mostra; è un viaggio che trascende i confini tra il reale e il virtuale, invitando i visitatori a esplorare una fusione unica di espressioni artistiche. Le opere selezionate rappresentano una celebrazione dell’innovazione e della creatività, offrendo una finestra su mondi immaginari che riflettono la nostra realtà e al contempo la trascendono.

L’Art Garden a cura di Marina Bellini – Foto di Stex Auer

La mostra si svolge all’interno di un Art Garden incantevole, nella regione Nesoya in Second Noway, realizzato dalla designer Marina Bellini (Mexi Lane), un’oasi di bellezza dove l’arte e la natura si fondono in un dialogo armonioso. Immersi in questo giardino suggestivo, i visitatori possono concedersi una pausa dalla quotidianità per ammirare non solo le opere esposte ma anche il paesaggio circostante. Ogni scultura, ogni installazione, è valorizzata da un contesto verde che ne esalta le forme e i colori, creando un’esperienza visiva unica. Qui, l’arte incontra il cielo aperto e il mare, il giardino diventa una galleria a cielo aperto che celebra la creatività umana in simbiosi con la bellezza naturale.

L’allestimento architettonico, affidato a Dario Buratti (Colpo Wexler),è anch’esso un’opera d’arte tridimensionale e dinamica. La vela centrale molto grande funge da punto focale dell’installazione, attirando l’attenzione dei visitatori e guidandoli attraverso l’esperienza espositiva. Le due vele laterali aggiungono profondità e dimensione, creando un dialogo visivo con la vela centrale e offrendo una prospettiva diversa a seconda dell’angolo di visione.

Le Vele
Le Vele di Dario Buratti – Foto di Stex Auer

La passerella in legno per i visitatori non solo fornisce un percorso fisico attraverso l’installazione, ma aggiunge anche un elemento di calore e naturalezza, contrastando con la modernità delle vele. Questo percorso guida i visitatori attraverso la mostra, permettendo loro di interagire con le opere esposte in un modo immersivo.

Rosanna Galvani ha curato l’esposizione e  Stefano Lazzari (Stex Auer) è l’event manager.

Rubin Mayo ha collaborato agli allestimenti dei vari spazi espositivi.

In questa serata speciale, i visitatori hanno avuto l’opportunità di immergersi in ambienti che sfidano la percezione, di interagire con installazioni che stimolano la riflessione e di connettersi con narrazioni che esplorano temi attuali e universali. Ogni pezzo è un dialogo tra l’artista e il suo pubblico, un invito a partecipare attivamente all’esperienza artistica.

Come Together

Visitare la skybox che ospita i lavori interattivi di Gazira Babeli è stato un vero spasso per tutti, poter giocare con la Campbell Soup o saltare sulle Singing Pizze o ancora farsi deformare l’avatar dalle sedie di Avatar on Canvas è stato esilarante, ma soprattutto è stato straordinario constatare come lavori del 2006, 2007, 2008 siano ancora in grado di catturare l’interesse del pubblico. Il portale per raggiungere la skybox con i lavori interattivi di Gazira si trova all’interno dello spazio espositivo dell’artista.

Gazira Babeli
Gazira Babeli
Foto di Eva Kraai

E’ stato bello incontrare via etere Maria Luisa Grimani (Sarima Giha) che ha raccontato la sua esperienza in Second Life e la genesi dei suoi lavori artistici.

Giochi di Luce di Sarima Giha
Giochi di Luce di Sarima Giha – Foto di Eva Kraai

Anche Patrick Moya si è messo a disposizione dei visitatori, illustrando i suoi personaggi.

Patrick Moya
Patrick Moya – Foto di Eva Kraai

Bella l’opera di Tina Bey che conferma il suo interesse per i temi sensibili, come l’inquinamento , infatti la sua scultura 3D, l’Oceano Ferito, intende rappresentare le condizioni in cui versano i nostri mari e gli oceani.

Wonded Ocean
Wonded Ocean
Foto di Eva Kraai

Durante la presentazione, Marina Bellini, nota anche come Mexi Lane, ha condiviso con gli astanti il racconto dietro l’opera in mostra. Si tratta di una riproduzione tridimensionale di un suo dipinto originale, realizzato con colori acrilici. L’opera è arricchita da miniature di case solide, create nel mondo reale con una varietà di materiali, mentre nella versione digitale in World, sono state modellate utilizzando la tecnica mesh. Marina ha poi rivelato che la palette di colori vivaci dell’opera trae ispirazione da un viaggio di quattro mesi in Messico, esperienza che ha profondamente influenzato il suo stile artistico

Pepper City
Pepper City di Marina Bellini – Foto di Marina Bellini

Sono stati molto apprezzati i video di Marco Manray: il primo si intitola
WATCHING THE SEA

L’opera tratta del rapporto tra visione umana e artificiale in un’epoca in cui stiamo iniziando a confrontarci con l’intelligenza artificiale.
Il nostro occhio e quello della macchina cercano cose diverse e qui si confrontano davanti alla stessa scena.
La visione della macchina è resa evidente dai “punti di interesse” che seguono le increspature dell’acqua, dalle linee rosse che tracciano l’orizzonte, dai vettori che rilevano il movimento delle onde. Sono funzioni di base di un sistema di visione computerizzato che estrae i dati che saranno utilizzati per successive elaborazioni più complesse.
Guardiamo il mare, insieme, e ognuno con i propri occhi, con i propri pensieri.
Il video è realizzato con la fotocamera di uno smartphone, sperimentando nuove visioni direttamente nella vita quotidiana, in un’esperienza intima al di fuori dei laboratori di ricerca. La musica è generata algoritmicamente.

Foto storiche di Marco Manray

Marco Manray art work

Il secondo, THE WIRPOOL, è stato girato a Decentraland tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, quando l’interesse per il Metaverso è esploso e tutti ci si sono letteralmente buttati dentro. Ognuno ha un atteggiamento diverso di fronte al nuovo mondo, chi è più incerto, chi va diretto, chi vorrebbe fuggire, chi si salva per un soffio. E il suono rivela il mondo reale dietro l’avatar.

Visti e molto apprezzati anche i video di Yael Gilks (Fau Ferdinand), NO DOUBT , LETS NO GO THERE  e FFS

The Skyfisher
The Skyfisher by Bryn Oh

L’opera tridimensionale di Bryn Oh “The Skyfisher” che rappresenta la pesca, è stata scelta dall’artista in relazione allo spazio espositivo antistante il mare

Vi invito quindi a lasciarvi guidare dalla curiosità e dall’entusiasmo, a scoprire le storie dietro ogni opera e a condividere le vostre impressioni e interpretazioni. Questa mostra è un punto d’incontro per menti aperte e cuori appassionati, un luogo dove l’arte diventa un ponte tra le persone e le culture.

Auspichiamo che possiate visitare la mostra tutta l’Estate, per celebrare questa avventura artistica che promette di essere indimenticabile.

La mostra InReal InWorld InArt, ubicata nella regione Nesoya in Second Norway, è raggiungibile cliccando su questo link: InReal InWorld InArt Nesoya

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